Il giuramento di segretezza dei cardinali

4/03/2013 

Congregazione generale

CARDINALI VERSO LA PRIMA CONGREGAZIONE GENERALE

Primi ademipimenti nella congregazione generale. Nel pomeriggio la meditazione di Padre Cantalamessa. E domani una sola sessione alle 9 e 30

ALESSANDRO SPECIALE
CITTÀ DEL VATICANO

 

Sono 12 i cardinali 'ritardatari', quelli che ancora mancano all'appello nel giorno in cui, per la prima volta, si sono riunite in Vaticano le Congregazioni Generali che gestiscono il governo provvisorio della Chiesa durante il periodo di 'sede vacante'.

Il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, ha potuto oggi per la prima volta fornire dati precisi sul numero di porporati presenti a Roma: 142 su un totale di 207, di cui 103 i cardinali elettori, sotto gli 80 anni di età. Gli assenti – oltre al cardinale indonesiano Darmaatmadja che ha già annunciato che non parteciperà al Conclave per motivi di salute e allo scozzese Keith O'Brien costretto a fare un passo indietro dopo che sono venuti alla luce le sue molestie nei confronti di alcuni confratelli – sono quindi una dozzina sui 115 cardinali che eleggeranno il successore di Benedetto XVI.

Tra loro, ben tre connazionali di Ratzinger – Woelki di Berlino, Lehmann di Magonza e Meisner di Colonia – e tre porporati europei – Nycz di Varsavia, Duka di Praga, Rouco Varela di Madrid. Poi, a mancare all'appello è soprattutto chi deve venire da lontano, come i cardinali Tong di Hong Kong, Pham Minh Man di Ho Chi Minh City, in Vietnam, Sarr di Dakar, in Senegal, e i due patriarchi mediorientali Rai, maronita libanese, e Naguib, copto egiziano, dalle condizioni di salute precarie. Infine, questa mattina non c'era alla Congregazione Generale anche il porporato polacco di Curia Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica.

Il primo giorno di incontro dei porporati è stato passato soprattutto in adempimenti tecnici – tutti i cardinali hanno giurato di mantenere il segreto sugli eventi del Conclave. Tra le decisioni prese, quella di inviare un messaggio all'ormai “papa emerito” Benedetto XVI e quella di affidare la prima riflessione spirituale del pre-conclave, oggi pomeriggio, al predicatore della Casa Pontificia, il cappuccino Raniero Cantalamessa.

C'è stato anche il tempo per tre quarti d'ora di discussione libera, durante cui hanno preso la parola ben 13 porporati. Impossibile sapere cosa abbiano detto, ma il portavoce vaticano Lombardi ha fatto capire che si è parlato anche della data del futuro Conclave.

Data però che potrebbe non arrivare prestissimo: in una breve conferenza stampa, due porporati americani – Francis George di Chicago e Donald Wuerl di Washington – hanno fatto capire che non c'è fretta di accelerare i tempi. “Qualcuno ha citato San Tommaso che ha detto bisogna essere lenti nel deliberare e rapidi nel prendere decisioni. In questo caso, prendere decisioni vuol dire il Conclave, mentre le deliberazioni sono le Congregazioni”, ha raccontato George. “Penso che abbia colto il pensiero di tutti, dobbiamo prenderci il tempo necessario”, ha aggiunto. Il nuovo papa, ad ogni modo, dovrebbe arrivare in tempo per l'inizio della Settimana Santa, il 24 marzo.

I porporati Usa hanno anche commentato il caso del porporato scozzese O'Brien. Lo scandalo della pedofilia “è una questione importante nella mente e nel cuore di molti di noi”, ha ammesso George, arcivescovo di Chicago. "Ci sono stati abusi compiuti da sacerdoti, a volte da vescovi, e vescovi che non hanno affrontato il problema – ha ammesso il porporato americano -. Abbiamo adottato una linea di 'tolleranza zero', ci abbiamo messo un po' di tempo ad applicarla, ma adesso è pacifica non solo nelle norme degli Stati Uniti ma in tutta la Chiesa".

Per George, "è ormai il profondo convincimento dei pastori che questo tema va continuamente affrontato, non tanto perché succede ancora, perché le statistiche mostrano che ci sono molti meno casi, ma perché le vittime ci sono ancora".

Sono ad oggi 4.300 gli operatori dei media – tra giornalisti, fotografi, addetti delle tv e del web – accreditati finora per seguire la sede vacante e il Conclave che porterà all'elezione del successore di Benedetto XVI. Il dato, fornito oggi dal direttore della sala stampa vaticana padre Federico Lombardi e dal vice direttore Angelo Scelzo, comprende sia gli addetti media accreditati permanentemente, sia gli oltre 3.600 accreditati temporaneamente a partire dalla rinuncia di papa Ratzinger.

Intanto, in serata, padre Lombardi ha annunciato che domattina i cardinali terranno una sola sessione delle congregazioni generali con inizio alle 9.30.  

Il commento di Andrea Tornielli

 

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